Europa

Grecia-Ue: insulti, a poche ore dal baratro

Grecia-Ue: insulti, a poche ore dal baratroJean-Claude Juncker

Rischio Grexit A mezzanotte la scadenza del rimborso di 1,6 miliardi all'Fmi. Juncker: Tsipras "mente". Tsipras: Juncker "non è sincero". Pressioni Usa per riprendere il negoziato. Ma per Bruxelles è "no way" prima del referendum, che per la Ue (e Berlino) è una scelta sull'euro. Hollande cerca la mediazione. I timori di un contagio e le rassicurazioni delle varie capitali

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 30 giugno 2015
Mancano poche ore alla scadenza ultima, il rimborso di 1,6 miliardi all’Fmi che salvo un colpo di scena improbabile non sarà onorato. Non sarà il default immediato ma l’inizio di una procedura che, se nulla cambia, avrà inevitabilmente questa destinazione finale. Ma gli europei hanno passato la giornata a insultarsi e a scaricarsi reciprocamente le responsabilità dello stallo. Ha cominciato Jean-Claude Juncker, che si è detto “tradito” dal governo greco, che ha “spezzato lo slancio del compromesso in modo unilaterale” organizzando il referendum di domenica. Il presidente della Commissione ha chiuso l’apertura ventilata in mattinata dal commissario Pierre Moscovici, per...

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