Economia

Green pass al lavoro: i fronti dei porti, trasporti e agroalimentare

Green pass al lavoro: i fronti dei porti, trasporti e agroalimentareIl porto di Genova – Getty images

Il caso A poche ore dall'obbligo della "certificazione verde" sulla vaccinazione sono incerti i numeri dei non vaccinati e degli aderenti alle proteste nello shipping in tutto il paese. Situazione fluida nei porti di Ravenna, Napoli, Salerno, Palermo, Bari, Gioia Tauro e Ancona. Federlogistica critica il ministero degli interni: "Affrontare la vicenda dei portuali di Trieste come un problema di ordine pubblico è un errore clamoroso. Il Viminale ha commissariato il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti". Le incognite nel trasporto merci e in quello pubblico, nell'agroalimentare e nei cantieri inizieranno a chiarirsi a partire da domani

Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 14 ottobre 2021
L’ora X scatterà domani e, a partire dai porti, si annuncia un conflitto tra il governo che ha imposto l’obbligo del Green Pass sui luoghi di lavoro pena la sospensione dello stipendio e i lavoratori che si oppongono in nome del diritto al lavoro e della libertà personale. Dopo che i portuali di Trieste hanno rifiutato la «pacificazione» offerta dal ministero dell’Interno in una circolare in cui chiedeva alle aziende di pagare i tamponi rapidi gratuiti – per loro è l’obbligo del passaporto «verde» a dovere essere ritirato perché «non si può pagare per lavorare» – ieri Federlogistica ha criticato...

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