Alias Domenica
Greene, spy story, slealtà e ricerca ultima
Narrativa britannica Uscì nel 1978 dopo lunga gestazione, ambientato nella sede dei Servizi Segreti, reparto Sudafrica: «Il fattore umano», ora da Sellerio, è una riflessione sui risvolti metafisici del poliziesco
John Stezaker, Mask XIV, 2006, Londra, Tate Gallery
Narrativa britannica Uscì nel 1978 dopo lunga gestazione, ambientato nella sede dei Servizi Segreti, reparto Sudafrica: «Il fattore umano», ora da Sellerio, è una riflessione sui risvolti metafisici del poliziesco
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 26 luglio 2020
Gli inglesi hanno sempre creduto nella ritualità ( non diversamente dagli straordinari gatti di casa) e ne hanno dato ampia prova in tutte le epoche. Gesti vistosi ma insostanziali, che si tratti della monarchia, della fede anglicana o cattolica, del comunismo o della sua condanna, della fine strategia dell’ upper class per proteggere i secolari privilegi o degli irosi riots popolari che tentano di assimilarli più che distruggerli. Per queste e altre ragioni, una solida ed efficiente spy story non può che essere inglese, ispirata da un ovattato pomeriggio di pioggia, a Londra, nella sede del SIS (M16), vicino al...