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Gruber: la realtà si fa magrezza, tensione, ferita

Gruber: la realtà si fa magrezza, tensione, feritaFrancis Gruber, "Femme sur un lit rouge", 1946

Riscoperte nell'arte: Francis Gruber Amico di Giacometti, morì giovane nel 1948. Entrò in un cono d’ombra che perdura, nonostante l’amore «anni sessanta» di Testori e Baselitz. Un esempio di figuralità radicale franco-tedesca

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 24 maggio 2020
Francis Gruber   «Eravamo in 21, ho contato, davanti alla tomba aperta, con il cumulo di terra chiara e la bara calata con l’aiuto delle corde». Il 2 dicembre 1948, nel piccolo cimitero di Thomery, alle porte di Parigi, una folla minima si era ritrovata per dare l’ultimo saluto a Francis Gruber. Tra quei ventuno c’era Louis Aragon. In una piccolo, commossa cronaca per «Les Lettres françaises» avrebbe reso onore all’amico: «Così si sono davvero svolti i funerali di Francis Gruber che è stato uno dei grandi pittori di questo tempo, quando tutti i valori si sono fatti tanto confusi...

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