Alias Domenica

Grünbein, frutta, cemento, profughi, le nostre eccedenze

Grünbein, frutta, cemento, profughi, le nostre eccedenzeWolfgang Tillmans, «Goccia di carta», 2012

Poesia engagée Due libri di versi del poeta tedesco: «Schiuma di quanti», dove domina l’idea di un soggetto in transito nello spazio, iperreale e postumo, da Einaudi. E «Il bosco bianco», dove l’umanesimo si stravolge in un fascismo 2.0: da Mimesis

Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 28 febbraio 2021
Figlio della Germania orientale, nato nei primi anni Sessanta in una Dresda ancora segnata dai bombardamenti del secondo conflitto, enfant prodige nella scrittura della riunificazione, Durs Grünbein non ha mai smesso di produrre versi e prosa e, specie a partire dagli anni Zero del nuovo millennio, le sue opere si sono incalzate a getto continuo, con andamento torrenziale, mentre il conferimento di prestigiosi premi e riconoscimenti ne ha fatto un autentico «poeta laureato», conteso da università e istituzioni culturali. Alla fine degli anni Novanta le sue raccolte poetiche approdarono da Einaudi, magistralmente rese da Anna Maria Carpi, in una linea...

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