Economia
Gruppo Espresso, la procura indaga su «falsi» stati di crisi
Il caso Perquisizioni nelle sedi dell'editore di Repubblica: sotto la lente degli inquirenti 250 prepensionamenti di poligrafici e giornalisti e 500 contratti di solidarietà. Il danno per la sola Inps si aggirerebbe intorno ai 30 milioni di euro
L'ingegner Carlo De Benedetti, patron del gruppo Gedi, editore di Espresso e Repubblica
Il caso Perquisizioni nelle sedi dell'editore di Repubblica: sotto la lente degli inquirenti 250 prepensionamenti di poligrafici e giornalisti e 500 contratti di solidarietà. Il danno per la sola Inps si aggirerebbe intorno ai 30 milioni di euro
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 22 marzo 2018
Il sostituto procuratore Francesco Dall’Olio ha aperto un fascicolo per verificare la correttezza delle attività che hanno permesso alle società del gruppo Gedi De Benedetti – editore di Espresso e Repubblica – di accedere alle provvidenze statali e alle facilitazioni contributive previste dal riconoscimento dello «stato di crisi» tra il 2012 e il 2015. La finanza in questi giorni sta acquisendo documenti e riscontri testimoniali nelle sedi del gruppo: il danno subito dalla sola Inps si aggirerebbe sui 30 milioni di euro, attraverso gravi irregolarità nell’accesso del gruppo a cig e prepensionamenti. La denuncia è partita da segnalazioni anonime inviate...