Alias Domenica
Guadalupe Nettel, una imperfezione che ci riguarda
Scrittrici messicane L’io narrante ha due amici in attesa di una bambina, che si sospetta non sopravviverà al parto: questa la maniglia per entrare nella storia. Ma poi... «La figlia unica» dalla Nuova frontiera
Lola Alvarez Bravo, «Autoritratto», 1950
Scrittrici messicane L’io narrante ha due amici in attesa di una bambina, che si sospetta non sopravviverà al parto: questa la maniglia per entrare nella storia. Ma poi... «La figlia unica» dalla Nuova frontiera
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 4 ottobre 2020
Quando nel 2009 Emmanuel Carrère pubblicò Vite che non sono la mia in molti ci chiedemmo quale fosse la natura dell’oggetto letterario che avevamo tra le mani. In quel libro, così sconvolgente per dolore e bellezza, Carrère diceva una cosa molto semplice: ho ricevuto queste storie e ne devo avere cura, così come devo avere cura di chi me le ha consegnate. Ma diceva anche altro: il dolore, per chi vi si trova immerso, si presenta come frammenti senza forma. Scrivere di quelle storie, per l’autore di Limonov, significava dunque prima di tutto riorganizzare le macerie, giustapporle in un forma...