Visioni
Guédiguian e il sapore amaro della sconfitta
Cinema In concorso per la prima volta a Venezia, il regista di «Marius et Jeannette» in «La villa» mette al centro la vecchiaia insieme al cambiamento dei tempi e alla perdita degli ideali
Una scena di La villa di Robet Guédiguian
Cinema In concorso per la prima volta a Venezia, il regista di «Marius et Jeannette» in «La villa» mette al centro la vecchiaia insieme al cambiamento dei tempi e alla perdita degli ideali
Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 5 settembre 2017
Silvana SilvestriVENEZIA
Mentre Cinecittà compie 80 anni e anche parecchi dei film presenti alla Mostra dimostrano i segni del tempo dissolvendo nella demenza senile i vaghi ricordi dei battaglieri anni Sessanta e Settanta, separando coppie inossidabili nell’immaginario, non fosse per lo spirito rimasto intatto del (restaurato) Asso di picche di Milos Forman, si direbbe che tutto è andato perduto. Anche in La villa Robert Guédiguian procede a un progetto di demolizione, ma salva alcune premesse non trattabili e ci riesce attraverso il suo stile tanto personale da aver costituito una delle poche risposte in Europa al neoliberalismo selvaggio in film come Marius...