Italia

Guerra dell’acqua a Roma tra Regione, Acea e Campidoglio

Guerra dell’acqua a Roma tra Regione, Acea e CampidoglioNicola Zingaretti

Roma brucia Il governatore Zingaretti chiude i rubinetti del lago di Bracciano. E la capitale a fine mese dovrà iniziare il razionamento idrico

Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 23 luglio 2017
Altro che nasoni e fontanelle da serrare. La crisi dell’acqua romana si fa drammatica. Dal 109 dopo Cristo l’acquedotto di Traiano porta l’acqua dal lago di Bracciano all’antica Roma. Provarono a interrompere il flusso i goti e gli ostrogoti durante i loro assedi all’impero decadente. Ai giorni nostri, le falde del bacino vulcanico a nord della capitale sono la risorsa estrema, dopo quella principale del Peschiera. Lo specchio d’acqua di Bracciano è la fonte utilizzata per le emergenze idriche. Qui entra in scena Acea, azienda partecipata al 51% dal comune di Roma che gestisce l’acqua, che preleva circa 1.200 litri...

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