Cultura
Guerra e iniquità nello specchio del mondo classico
Scaffale «Il volo e il labirinto. Miti greci che raccontano il nostro tempo» di Piero Bevilacqua, per Castelvecchi. L’autore misura passato e presente con la potenza della «reversibilità» fortiniana
«Orfeo e Euridice» (1893) di Auguste Rodin
Scaffale «Il volo e il labirinto. Miti greci che raccontano il nostro tempo» di Piero Bevilacqua, per Castelvecchi. L’autore misura passato e presente con la potenza della «reversibilità» fortiniana
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 3 dicembre 2019
Di quel processo di svuotamento e trasformazione dell’antichità classica in mummia urbana o letteraria a beneficio del pubblico, la bulimia di riscritture di miti classici è il paradigma perfetto. SE È VERO che strategia di sopravvivenza delle figure mitiche è, come suggeriva Hans Blumenberg, il criterio della modificabilità (per cui intorno al nucleo fondante dei personaggi paradigmatici si affollano griglie di ricezione sempre nuove), il senso e la portata di queste riletture appare, nel migliore dei casi, l’onesto intrattenimento: inteso come oracolo teorico o generatore di aforismi per tutti i gusti, saccheggiato come risorsa economica a uso e consumo dell’immediato...