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Guerre, muri, quote, i tre veleni dell’Europa

Unione L’alternativa alla dissoluzione dell'Ue è l’abbandono dell’austerità e il varo di un piano per l’inserimento sociale e lavorativo di profughi, migranti e cittadini

Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 25 settembre 2015
I governi dell’Unione europea non avevano previsto le conseguenze del caos e delle guerre che hanno generato l’attuale flusso di profughi. Hanno prevalso, ieri e oggi, cinismo e irresponsabilità. E gli ultimi vertici dell’Unione hanno preso o stanno per prendere tre decisioni miserabili: fare la guerra agli scafisti, preludio all’estensione del fronte di guerra a tutta la Libia e oltre; rendere le frontiere esterne dell’Unione impermeabili ai profughi (lo esige il premier ungherese Orban); imporre quote obbligatorie di profughi a tutti gli Stati membri, come se ci fosse da spartirsi un carico di emissioni o di materiali inquinanti, e non...

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