Alias Domenica

Guido Fink, osservare senza farsi notare, «à la» Lubitsch

Guido Fink, osservare senza farsi notare, «à la» LubitschErnst Lubitsch, «Trouble in Paradise», 1932

Scritti sul cinema L’intelligenza interpretativa di Guido Fink nel segno del comico e del genere antagonista: «La doppia porta dei sogni», edito dalla Cineteca di Bologna

Pubblicato più di un anno faEdizione del 5 marzo 2023
«Con qualche eccezione del tutto trascurabile (il colonnello inglese Mandrake, a esempio), i personaggi amano tutti la bomba e hanno ormai imparato a non preoccuparsi», e se attraverso la comicità Kubrick ottiene la partecipazione attiva dello spettatore, qui l’umorismo «fatica a liberarsi di un fondo di autentico sgomento, di non mentita trepidazione. Si ride, ma si è colpevoli al tempo stesso del proprio “non preoccuparsi” quotidiano». Torna in mente, attualissimo, il commento al Dottor Stranamore stilato nel 1965 dal trentenne Guido Fink per il volumetto monografico La fantapolitica (1966), sedicesimo degli storici quaderni «Cinestudio» del Circolo Monzese del Cinema; e...

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