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Gülsün Karamustafa, l’ordito della speranza

Gülsün Karamustafa, l’ordito della speranza

Intervista A Loreto Aprutino (Pe) ha appena installato un site-specific incantato «The Long Thin Thread / Filo lungo e sottile» congegnato sui frantumi di tre antiche macchine da cucire Singer

Pubblicato più di un anno faEdizione del 8 luglio 2023
Teresa MacrìLORETO APRUTINO
Per lei che ha vissuto l’arte in una Turchia repressiva, la politica è uno schieramento che le è costato perfino sei mesi di carcere nel 1971 nella prigione di Izmit, come filigranato nell’opera The Stage (1998). Lei è la straordinaria Gülsün Karamustafa (Ankara, 1946), l’artista e filmmaker che ha sperimentato e scosso l’arte contemporanea in Turchia. Proveniente da una famiglia di attivisti politici e giornalisti, Gülsün è una icona, che reimpagina la contraddittoria storia turca, cadenzata da conquiste civili, massacri delle minoranze, diaspore, inflazioni economiche e dal dedalo di azeri, armeni, curdi, ebrei, russi. Nella sua ricerca annoda la storia...

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