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Guthrie, il sogno antifascista

Guthrie, il sogno antifascistaWoody Guthrie. Sulla chitarra la storica iscrizione «This Machine Kills Fascists»

Resistenze/Cinquant'anni fa moriva il cantautore Usa. Il suo messaggio è tornato di massima attualità La chitarra diventava nelle mani dell’artista un'arma contro soprusi e razzismi. Sopra campeggiava la scritta: «This Machine Kills Fascists». Gli echi delle canzoni di Woody risuonano nei testi di una sfilza di musicisti. Ripensando ai fatti di Ostia e alla politica di Trump

Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 20 novembre 2017
Cinquanta anni fa, in una stanza del Creedmoor Psychiatric Center del Queens a New York moriva Woody Guthrie, uno degli interpreti più importanti della musica folk statunitense. Era il 1967 e la sua voce si era già spenta da tempo. Dalla fine degli anni ’40 il suo comportamento era diventato strano, imprevedibile. Venne ritenuto alcolista, schizofrenico. Gli venne in seguito diagnosticata una patologia neurodegenerativa ereditaria, la Corea di Huntington, una malattia incurabile che aveva già ucciso sua madre e che lo costrinse a passare gli ultimi anni della sua vita in istituti di ricovero dove più che essere curato veniva...

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