Cultura
György Lukács fra l’arte e la vita
Novecento Il nesso inscindibile che lega le forme acute del tempo storico vissuto e l’elaborazione, storia e teoresi. Il problema centrale nel pensiero del filosofo torna in un’ampia raccolta dei suoi scritti di estetica. Due volumi editi da PGreco con l’introduzione di Emiliano Alessandroni
Il filosofo György Lukács nel suo studio di Budapest
Novecento Il nesso inscindibile che lega le forme acute del tempo storico vissuto e l’elaborazione, storia e teoresi. Il problema centrale nel pensiero del filosofo torna in un’ampia raccolta dei suoi scritti di estetica. Due volumi editi da PGreco con l’introduzione di Emiliano Alessandroni
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 4 agosto 2020
La vita di György Lukács (1885-1971), turbolenta e tempestosa, è stata una di quelle vite che hanno costretto il pensiero a sottomettersi quasi totalmente alle stesse svolte imposte dall’esistenza storica. Nato da una ricca famiglia ebrea, laureatosi a Budapest nel 1906, Lukács approfondisce gli studi filosofici a Berlino e Heidelberg dove subisce l’influenza del neocriticismo e dello storicismo tedesco e stringe amicizia con Ernst Bloch. In questo stesso periodo prepara un libro sull’estetica (non portato a termine) e uno su Dostoevskij (non pubblicato, di cui rimangono gli appunti). Fra il 1914 e il 1915 scrive Teoria del romanzo. Lo scoppio...