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Han Feizi, la voce del potere

Han Feizi, la voce del potere

Classici dell'estremo oriente Tradotto uno dei testi più straordinari della letteratura cinese, «Han Feizi», conosciuto con il nome del suo autore, che nel 233 a.C. una campagna denigratoria costrinse al suicidio. In forma di aneddoti, notazioni beffarde si alternano a disnicantate riflessioni circa l'egoismo dell'uomo

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 17 aprile 2016
Nonostante i considerevoli sviluppi degli studi che hanno caratterizzato gli ultimi decenni, l’immagine della Cina antica sembra rimanere, nella percezione corrente, affidata allo stucchevole stereotipo «orientalistico» di una eterna, univoca e prevedibile saggezza, della quale «confucianesimo» e «taoismo» – a loro volta effigiati come immobili entità metastoriche anziché come fenomeni multiformi, dinamici e cangianti – sarebbero gli unici e invariabili ingredienti. Eppure, già da tempo sono disponibili al lettore italiano riferimenti divenuti ormai classici, da La ricerca del Tao di Angus C. Graham alla Storia del pensiero cinese di Anne Cheng, che offrono rappresentazioni assai articolate dell’epoca degli Stati Combattenti,...

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