Politica
Hanno fatto un deserto e l’hanno chiamato Pd
Democrack Sul palco del teatro Eliseo di Roma un decennale tragico, pieno di omissis e di assenti, alla ricerca disperata del «voto utile». Renzi agita lo spauracchio di Arcore: «Il nostro avversario è la destra di Salvini e Berlusconi». Appunti per dopo il voto: «l’Italia non può più conoscere maggioranze spurie», giura Veltroni
Gentiloni, Veltroni e Renzi all'Eliseo per i dieci anni del Pd – LaPresse
Democrack Sul palco del teatro Eliseo di Roma un decennale tragico, pieno di omissis e di assenti, alla ricerca disperata del «voto utile». Renzi agita lo spauracchio di Arcore: «Il nostro avversario è la destra di Salvini e Berlusconi». Appunti per dopo il voto: «l’Italia non può più conoscere maggioranze spurie», giura Veltroni
Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 15 ottobre 2017
Andrea ColomboROMA
Oddio che mestizia! Più che la gagliarda celebrazione della nascita di un partitone, giusto 10 anni fa, questa festicciola all’Eliseo sembra la triste festa di provincia, andata male e finita peggio, cantata da Guccini in una delle sue più deprimenti canzoni. I maestri di cerimonia, Walter il Fondatore, Matteo l’Erede, Paolo il Reggente, ci provano a mimare entusiasmo e vitalità, ma il risultato è increscioso. L’unico che rialza un po’ il morale è proprio Gentiloni, che almeno ha il dono di non prendersi troppo sul serio. «IL PD È IL PD», esordisce lapalissiano per poi prendersi subito in giro da...