Internazionale
Hariri sospende le dimissioni e ora invoca la stabilità
Libano/Siria Il premier ha fatto retromarcia dopo il suo rientro a Beirut. La crisi libanese non è terminata ma sembra attenuarsi. Hezbollah eviterà lo scontro nonostante le pesanti accuse subite. Intanto a Sochi Russia, Iran e Turchia hanno delineato il futuro politico della Siria con l'approvazione di Damasco.
Libano/Siria Il premier ha fatto retromarcia dopo il suo rientro a Beirut. La crisi libanese non è terminata ma sembra attenuarsi. Hezbollah eviterà lo scontro nonostante le pesanti accuse subite. Intanto a Sochi Russia, Iran e Turchia hanno delineato il futuro politico della Siria con l'approvazione di Damasco.
Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 23 novembre 2017
«Ho discusso delle mie dimissioni con il presidente della repubblica Michel Aoun che mi ha chiesto di attendere prima di presentarle e consentire ulteriori consultazioni». E ancora «Starò con voi, continueremo insieme ad essere in prima linea nella difesa del Libano e della sua stabilità». Con queste frasi, pronunciate davanti ai suoi sostenitori, Saad Hariri, rientrato qualche ora prima a Beirut, si è rimangiato l’intenzione di farsi da parte proclamata lo scorso 4 novembre a Riyadh e ribadita più volte assieme a una valanga di accuse al movimento sciita libanese Hezbollah e all’Iran. Hariri ha gettato il Libano in una...