Internazionale
Hariri terminale degli interessi delle monarchie del Golfo
Libano Il boicottaggio delle elezioni di maggio annunciato dall'ex premier sunnita è avvenuto mentre i paesi del Golfo pongono 12 condizioni per riallacciare pieni rapporti con il paese dei cedri, a cominciare dall'estromissione di Hezbollah dal sistema politico libanese
L'ex premier libanese Saad Hariri – Ap
Libano Il boicottaggio delle elezioni di maggio annunciato dall'ex premier sunnita è avvenuto mentre i paesi del Golfo pongono 12 condizioni per riallacciare pieni rapporti con il paese dei cedri, a cominciare dall'estromissione di Hezbollah dal sistema politico libanese
Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 28 gennaio 2022
Presentata come una conseguenza della paralisi politica libanese, la decisione dell’ex premier sunnita Saad Hariri di fare un passo indietro e di boicottare le elezioni del 15 maggio è soltanto un tassello della strategia dei paesi del Golfo contro il movimento sciita Hezbollah, alleato dell’Iran, per impedire che esca vincitore dalle urne. L’assenza di Hariri dalla consultazione elettorale con ogni probabilità porterà allo slittamento del voto. Per il semplice motivo che la non partecipazione del principale leader sunnita del paese priverebbe di legittimità il risultato elettorale rendendo inutile la probabile vittoria di Hezbollah. L’abbandono della politica da parte di Hariri...