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Harriett Tubman – o del valore dei soldi

Harriett Tubman – o del valore dei soldi

Dollari Fra correttezza politica e revisionismo storico, la giostra delle effigi sulla nuova valuta Usa rispecchia i flussi di una nazione in transizione

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 24 aprile 2016
Luca CeladaLos Angeles
L’annuncio della nuova banconota da venti dollari che recherà l’effige di Hariett Tubman – anche se la prima tiratura non è prevista prima del 2020 – è stata acclamata come un fondamentale atto riparatorio, un riconscimento storico, se pur simbolico in una nazione ancora dilaniata da un retaggio di oppressione razziale. In un paese cui molti rivendicano tuttora riparazioni più quantificabili da ripagare (in effettive banconote) ai discendenti degli schiavi, l’omaggio a Tubman, una schiava emancipata, militante abolizionista che operò come spia nordista nella guerra civile e liberò personalmente centinaia di schiavi espatriandoli in Canada, equivale ad una “canonizzazione” radicale...

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