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Harry Anslinger, l’implicazione razzista della «Guerra alla droga»

Harry Anslinger, l’implicazione razzista della «Guerra alla droga»Harry Anslinger

Storie/Capo dell’ufficio narcotici a Washington, è stato il più acerrimo nemico del jazz, spiando e schedando una sfilza di musicisti. «Sono satanici» Louis Armstrong fu la prima celebrità arrestata e multata per uno spinello

Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 14 settembre 2019
Se New Orleans è il luogo di nascita del jazz, dalla metà degli anni ’20 fino ai primi anni ’50, l’Onyx Club sulla West 52nd Street ne fu la capitale mondiale. Il club ospitava gli artisti più talentuosi dell’epoca. Entrando nel locale in una sera qualsiasi, non era insolito ascoltare il sax vivace di Charlie Parker alternarsi al suono ipnotico della tromba di Dizzy Gillespie. L’innovazione stilistica continua e le improvvisazioni del jazz, quell’attitudine rilassata, confidente, erano lo specchio di un cambiamento culturale in atto a cui lo status quo si oppose ferocemente. La marijuana fu una dei protagonisti di...

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