Alias Domenica
Hegyi e tre grandi catartici
Lóránd Hegyi, "Tre maestri. Interrogazioni sul tempo. Roman Opalka, Ilya Kabakov, Jannis Kounellis", Electa "Pesci Rossi" Tre artisti apolidi (un polacco, un russo, un greco) che hanno sfidato, differenziando l’idea del Tempo, i limiti dell’espressione. Li interroga il critico ungherese, a sua volta apolide
Ilya Kabakov, "L’incidente nel corridoio vicino alla cucina", 1989, foto Guy Bell / Rex / Shutterstock
Lóránd Hegyi, "Tre maestri. Interrogazioni sul tempo. Roman Opalka, Ilya Kabakov, Jannis Kounellis", Electa "Pesci Rossi" Tre artisti apolidi (un polacco, un russo, un greco) che hanno sfidato, differenziando l’idea del Tempo, i limiti dell’espressione. Li interroga il critico ungherese, a sua volta apolide
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 5 aprile 2020
«Tre maestri»: il libro di Lóránd Hegyi meriterebbe di essere letto anche solo per aver rispolverato nel titolo questa categoria da cui la nostra epoca sfugge. Maestro è qualcuno che con la sua presenza segna e spinge in avanti la coscienza di chi segue. In questo caso i maestri sono tre artisti non legati da rapporti particolari ma uniti dal fatto di essere tutti e tre migranti, com’è migrante lo stesso autore, che è nato a Budapest e ha diretto per quindici anni una delle istituzioni più vive sul fronte dell’arte di oggi, il Musée d’art contemporaine di Saint-Etienne. Roman...