Heidegger, ciò che resta nascosto nei dati di fatto
Josef Albers, «Portfolio 1, Folder 2, Image 1» da «Formulation Articulation», 1972
Alias Domenica

Heidegger, ciò che resta nascosto nei dati di fatto

Dispositivi teorici Tradotto per la prima volta il corso del 1932, «L’inizio della filosofia occidentale»: incalzati da un domandare radicale, termini chiave della tradizione filosofica ricompaiono convertiti in «agenti dell’essere»: da Adelphi
Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 9 ottobre 2022
Con concisa drammaturgia antonimica Heidegger ci immette nell’officina di una svolta filosofica, dove è in corso il montaggio del suo più peculiare dispositivo teorico, l’articolazione tra inizio del filosofare e fine della metafisica all’insegna della domanda sulla verità dell’essere: «Il nostro compito: l’interruzione del filosofare? Ovvero la fine della metafisica… Vogliamo andare alla ricerca dell’inizio della filosofia occidentale». Nell’annunciare questo compito epocale il professore ha di fronte gli allievi dell’Università di Friburgo, corso estivo del 1932: come di consueto, lo ha interamente manoscritto sulla parte sinistra di fogli orizzontali, lasciando la destra per aggiunte e osservazioni. A dieci anni dall’edizione...

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