Visioni

Hélène Châtelain, l’essenza politica di parole e immagini

Hélène Châtelain, l’essenza politica di parole e immaginiHélène Châtelain,

Personaggi Regista, attrice di teatro e cinema, traduttrice. Addio alla protagonista di «La jetée» di Chris Marker. Dal progetto teatrale su Sacco e Vanzetti a «Le lion, sa cage et ses ailes»

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 16 aprile 2020
«Per tessere una tela servono due fili: l’ordito teso sul telaio e la trama, legata a una spoletta, che corre attraverso l’ordito. Lo stesso vale per un racconto». A partire da questo principio, Hélène Châtelain scriveva del suo documentario del 1996 sull’anarchico ucraino Nestor Makhno nell’articolo apparso sul numero della rivista «L’Homme et la société» intitolato Cinéma engagé, cinéma enragé ovvero cinema impegnato, cinema arrabbiato. Solo così, alternando la «trama» del film con riflessioni teoriche sulla memoria, la regista districava il fitto intreccio tra storia e leggenda, immagini e parole, mito e illazioni da cui il film lasciava emergere la...

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