Cultura

Hélène Cixous, la memoria e il suo specchio

Hélène Cixous, la memoria e il suo specchioHélène Cixous

L'intervista Parla la scrittrice francese di origine algerina a proposito dei suoi Seminari editi da Gallimard. «Appartengo a due specie tra quelle umane che hanno esperienza della prigionia attraverso i millenni: in quanto ebrea e donna»

Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 24 febbraio 2021
Il celebre Séminaire di Hélène Cixous fiorisce da quasi cinquant’anni e la sua cronistoria debutta nel 1974. Grazie a una ambiziosa pubblicazione cartacea appena edita da Gallimard, i seminari che si trovano raccolti in Lettres de fuite riescono a misurare il peso di questa pratica ripetuta. Attraverso un incamminamento del pensiero che tocca la realtà storica dei primi anni del nuovo millennio, Cixous costruisce dei percorsi sinuosi attorno al tema della vita e della morte, della perdita e della guerra. Raccogliendo i frutti della lettura dei testi di Eschilo, Kafka, Joyce, Bernhard e soprattutto di Proust la scrittrice e drammaturga...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi