Cultura
Hélène Cixous, tra «conversazioni» di creature umane e non umane
ITINERARI CRITICI Parla la scrittrice a proposito del suo libro «Animal amour», edito in Italia da Poiesis. «In questo contesto, non si tratta di imparare la lingua dell’altro, ci troviamo oltre la logica di dominazione. Fips è un cane e la sua figura è avvolta dalla tragedia. In un contesto storico di violenza assoluta, come quello dell’Algeria coloniale»
Hélène Cixous / foto Getty
ITINERARI CRITICI Parla la scrittrice a proposito del suo libro «Animal amour», edito in Italia da Poiesis. «In questo contesto, non si tratta di imparare la lingua dell’altro, ci troviamo oltre la logica di dominazione. Fips è un cane e la sua figura è avvolta dalla tragedia. In un contesto storico di violenza assoluta, come quello dell’Algeria coloniale»
Pubblicato più di un anno faEdizione del 27 luglio 2023
Gli animali non umani parlano, tra di loro, con noi e con il vivente tutto – e lo fanno tramite «la lingua dell’amore» spiega Hélène Cixous. Nonostante la tradizione filosofica occidentale abbia loro negato la prerogativa della ragione e anche quella del linguaggio, essi abitano il nostro immaginario come creature dotate di logos, soprattutto grazie alla letteratura. Nella loro irriducibile individualità e sorprendente contiguità rispetto all’essere umano gli animali non umani sono i personaggi del prezioso libro di Hélène Cixous, intitolato emblematicamente Animal amour (pp. 56, euro 12), edito in italiano da Poiesis editrice nella traduzione di Lucrezia Lenti, Antonia...