Visioni
Henning Brockhaus si perde nel labirinto di «Don Carlos»
Musica Michele Mariotti dirige l'opera verdiana, ma l'allestimento non convince. Grande la performance di Maria Josè Siri
Maria Josè Siri e Veronica Simeoni – foto di Rocco Casaluci
Musica Michele Mariotti dirige l'opera verdiana, ma l'allestimento non convince. Grande la performance di Maria Josè Siri
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 17 giugno 2018
Fabio VittoriniBOLOGNA
Al Teatro Comunale di Bologna è andata in scena l’opera più grande di Giuseppe Verdi: Don Carlos. Grande nel senso che si tratta di un grand opéra composto per l’Opéra di Parigi. Grande perché il cantiere della sua stesura resta aperto dal 1865 al 1886, periodo in cui Verdi apre e chiude altri cantieri (Simon Boccanegra, La forza del destino, Aida, Requiem, Otello), dando vita a un work in progress assai permeabile. Grande perché si tratta della sua partitura più estesa, una vera e propria opera-mondo che conta quattro trame sovrapposte: quella storica, quella politica, quella religiosa, quella sentimentale. Grande...