Alias Domenica
Hermann Nitsch, i “relitti” a Foligno
Hermann Nitsch al Ciac di Foligno Strabordanza sensoriale del colore, nei «relitti»... Con l'artista è come se l’azionismo viennese, di cui fu protagonista negli anni sessanta, lungi dall’essere storicizzato, fosse entrato in un eterno presente: basta vedere «O.M. Theater. Colore dal rito»
Un «relitto» della mostra di Hermann Nitsch al Ciac di Foligno
Hermann Nitsch al Ciac di Foligno Strabordanza sensoriale del colore, nei «relitti»... Con l'artista è come se l’azionismo viennese, di cui fu protagonista negli anni sessanta, lungi dall’essere storicizzato, fosse entrato in un eterno presente: basta vedere «O.M. Theater. Colore dal rito»
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 18 giugno 2017
Giuseppe FrangiFOLIGNO
Ne sono passati di anni da quel lontano 1963. Davvero un’altra epoca. Erano gli anni di Fluxus, di Beuys insegnante all’accademia di Düsseldorf; la body art era agli albori. A quell’epoca Hermann Nitsch aveva 25 anni ed era uno dei giovani agitatori dell’azionismo viennese: anche lui coinvolto in quelle correnti inquiete che agitavano e sparigliavano il contesto artistico. Tutti alla ricerca dell’opera d’arte totale. In particolare, in quel 1963 Nitsch aveva sperimentato nel castello di Prinzendorf, Austria del nord, l’Orgien Mysterien Theater, un’azione creativa in cui riprodusse, «nello spazio sacro di sei giorni», la creazione del mondo. Quella che Nitsch...