Visioni

Herschell G. Lewis, il mago del buon cattivo gusto

Herschell G. Lewis, il mago del buon cattivo gusto

Cinema Addio al regista che con «Blood Feast» ha reinventato l’horror.Con David F.Friedman ha girato una serie di nudie dell’exploitation più inventiva, tra pop art e cultura antagonista

Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 28 settembre 2016
Molta gente pensa che io sia morto anni fa», raccontava Herschell G. Lewis a Boyd Rice in un’intervista telefonica per il numero 10 di «RE/Search (Incredibly Strange Films)». Era il 1986. Si trattava di ridisegnare le mappe di un cinema rimosso. Una scelta di campo politica e controculturale. Nomi come Ted V. Mikels, Joe Sarno ma anche Larry Cohen e Russ Meyer erano ormai sconosciuti ai più e i loro film dimenticati. Su Herschell Gordon Lewis, padrino del gore che nel 1963 firma Blood Feast inaugurando così una nuova stagione del cinema horror, circolavano all’epoca le leggende più fantasiose e...

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