Cultura
«Histoire d’E», la poesia visuale ricorda Bentivoglio
Mostre Una collettiva di artiste in tandem Roma-Atene, a cura di Paolo Gentile e Francesco Romano Petillo, presso lo spazio indipendente di Lettera_E, a Roma
Chiara Diamantini, Frammenti, 1987
Mostre Una collettiva di artiste in tandem Roma-Atene, a cura di Paolo Gentile e Francesco Romano Petillo, presso lo spazio indipendente di Lettera_E, a Roma
Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 22 settembre 2021
Mirella Bentivoglio, artista verbovisuale e critica d’arte (scomparsa nel 2017 a 95 anni), aveva iniziato la sua strada creativa affidandosi alla poesia con la raccolta Giardino (che nel 1943 Caproni volle recensire). Poi la parola deflagrò, divenne pietra, s’impuntò sui «silenziari», si fece fuso della Bella addormentata e, infine, conquistò una metamorfosi semantica che la rendeva segno grafico puro, «luogo» di accadimenti e di sedimentazioni di memorie, anche archetipiche. Seguendo la rete della smaterializzazione, la parola per Bentivoglio divenne immagine, spesso rebus iconico, «oggetto» primario di una comunicazione per affinità elettive che, soprattutto, legava insieme le donne sperimentatrici di linguaggi,...