Hitchcock-Truffaut, inebrianti stilizzazioni in un libro della vita
Alias Domenica

Hitchcock-Truffaut, inebrianti stilizzazioni in un libro della vita

Alfred Hitchcock con Truffaut durante la registrazione dell’intervista, 1962 – courtesy il Saggiatore

Classici sul cinema Torna dal Saggiatore in un’edizione-lusso "Il cinema secondo Hitchcock", il famoso libro-intervista di François Truffaut. Negli anni settanta lo fece tradurre, per la sua collana di teoria delle forme, Mario Lavagetto. Lo leggemmo da studenti come un Propp divertente: non abbiamo più smesso...

Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 19 febbraio 2023
Hollywood, agosto 1962. All’apice della popolarità Alfred Hitchcock, che sta terminando il montaggio degli Uccelli, si sottopone a una chilometrica intervista sulla sua carriera professionale – dopo l’impiego in una compagnia telegrafica di Londra aveva iniziato come sceneggiatore e come scenografo – e sull’analisi cronologica di tutti i suoi film, dall’incompiuto Number Thirteen (1922) e The Lodger (Il pensionante,1926) giù giù fino al recente Psycho. Interlocutore e maieuta è un collega francese di trent’anni più giovane, François Truffaut, già critico di punta dei «Cahiers du Cinéma» – l’agguerrita rivista della Nouvelle Vague che ha contribuito in modo decisivo a riabilitare...

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