Scuola
«Ho sbagliato ma ero scioccato dalle foto della Striscia di Gaza»
Intervista Bensouibat Seif è un rifugiato: per 10 anni ha lavorato come pedagogo allo Chateaubriand. Per i suoi post è stato perquisito e poi licenziato: «Molti italiani scrivono sui social cose gravi ma non gli arriva la Digos a frugare a casa»
Roma, liceo Chateaubriand
Intervista Bensouibat Seif è un rifugiato: per 10 anni ha lavorato come pedagogo allo Chateaubriand. Per i suoi post è stato perquisito e poi licenziato: «Molti italiani scrivono sui social cose gravi ma non gli arriva la Digos a frugare a casa»
Pubblicato 10 mesi faEdizione del 9 febbraio 2024
«Sono ancora sotto shock, mi sono cadute addosso tutte le istituzioni in una volta». Bensouibat Seif, si aspettava queste conseguenze dai suoi post sui social e su Whatsapp? No, non uso molto i social. Su Instagram ho 130 follower, nessun seguito, non sono un influencer. Ho caricato due foto sull’onda dell’emozione dopo aver visto delle immagini dei bambini morti nel conflitto. Una di queste foto però era del portavoce di Hamas e la frase in arabo accanto metteva vicino le parole «Dio» e «Vittoria». I giornali di destra ci hanno marciato ma io sono una persona che crede nella pace...