«Ho subito abusi fisici e verbali», ma l’uomo con il cappello non era lui
Intervista a Fayçal Cheffou Scambiato per l'attentatore Mohamed Abrini, il giovane giornalista free-lance racconta i giorni da incubo in prigione: «In tv parlavano di me come il terrorista, senza il condizionale. Quando mi hanno trasferisferito a Forest mi hanno privato di tutto tranne di un rasoio perché, mi hanno detto, 'potrebbe servirti'». L'accusa di partecipare a un gruppo terroristico non è caduta
Intervista a Fayçal Cheffou Scambiato per l'attentatore Mohamed Abrini, il giovane giornalista free-lance racconta i giorni da incubo in prigione: «In tv parlavano di me come il terrorista, senza il condizionale. Quando mi hanno trasferisferito a Forest mi hanno privato di tutto tranne di un rasoio perché, mi hanno detto, 'potrebbe servirti'». L'accusa di partecipare a un gruppo terroristico non è caduta