Alias Domenica
Hofmannstahl, sontuoso testamento tra sogni e angosce, dall’Impero al domani
Grandi viennesi Ritradotto da Andrea Landolfi per Del Vecchio, il classico dello scrittore austriaco viene ora titolato «Andreas o I riuniti»; intanto, Morcelliana riprende il «Discorso di Monaco» riedito anche da Aragno, con saggi sull’Europa
Egon Schiele, Landschaft, (Ruine Weitenegg), 1916
Grandi viennesi Ritradotto da Andrea Landolfi per Del Vecchio, il classico dello scrittore austriaco viene ora titolato «Andreas o I riuniti»; intanto, Morcelliana riprende il «Discorso di Monaco» riedito anche da Aragno, con saggi sull’Europa
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 24 maggio 2020
Per oltre venti anni Hofmannsthal lavora a un romanzo di formazione, Andreas und die Vereinigten, testo ambizioso e gregario scritto per dare ordine alle ossessioni di una vita – e destinato, proprio per questo, a rimanere frammento. Lo comincia nel 1907, come compagno di avventura di due saggi, Il poeta e il suo tempo e Le strade e gli incontri, e di quella straordinaria metafora del viaggio, della dispersione e del ritorno che è Lettere di un rimpatriato. Nel 1912, mentre riflette sui caposaldi della letteratura tedesca – Goethe in particolare – e si lascia contagiare dalla trasfigurazione della danza,...