Internazionale
Hollande il neo-africano
Storie La Françafrique è morta. Oppure no? Parigi controlla come e più di prima le economie delle ex colonie. E la solita «guerra al terrore», con la ricerca ossessiva di clienti per l’industria bellica nazionale, porta il presidente francese a nuovi, avventurosi protagonismi
Un soldato francese nelle strade di Bangui nel gennaio 2014 – LaPresse
Storie La Françafrique è morta. Oppure no? Parigi controlla come e più di prima le economie delle ex colonie. E la solita «guerra al terrore», con la ricerca ossessiva di clienti per l’industria bellica nazionale, porta il presidente francese a nuovi, avventurosi protagonismi
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 13 maggio 2016
Accusare fuor di metafora i paesi europei di neo-colonialismo non si usa quasi più. La Francia in particolare ha mandato in soffitta anche un neologismo dal retrogusto amaro come Françafrique, inventato con ben altri intenti nel 1955 da Felix Houphouët-Boigny. Il futuro primo presidente della Costa d’Avorio fu un po’ la guida di De Gaulle nell’agenda delle decolonizzazioni pilotate, ma la sua “creatura” restò presto invischiata nelle pagine più oscure dell’ingerenza francese nelle ex colonie, una spirale di abusi che ha infine calcificato l’accezione più negativa e largamente riconosciuta del termine. Per questo il presidente Hollande ne ha voluto firmare...