Internazionale
Hong Kong, le proteste sospendono la legge sull’estradizione in Cina
Hong Kong La chief executive Carrie Lam ha annunciato la sospensione della controversa legge, senza indicare una data possibile per la riproposizione. Pechino accetta e «comprende» la scelta e ribadisce: «Quanto accade a Hong Kong è un affare interno della Cina»
Carrie Lam durante la conferenza stampa a Hong Kong – LaPresse
Hong Kong La chief executive Carrie Lam ha annunciato la sospensione della controversa legge, senza indicare una data possibile per la riproposizione. Pechino accetta e «comprende» la scelta e ribadisce: «Quanto accade a Hong Kong è un affare interno della Cina»
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 16 giugno 2019
Per il suo sessantaseiesimo compleanno, ieri il presidente cinese Xi Jinping ha ricevuto una bella torta di auguri da Vladimir Putin e una parziale (e inaspettata) sconfitta politica da Hong Kong. Dopo le proteste dei giorni scorsi, avvenute sia in piazza sia attraverso canali ufficiali, la chief executive dell’ex colonia britannica Carrie Lam, filo cinese, ha dovuto annunciare la sospensione del voto sulla controversa legge che permetterebbe l’estradizione in Cina di «sospetti». Una vittoria per i manifestanti e per la resistenza inneggiante alla «diversità» di Hong Kong e uno stop non da poco per Pechino. Per Carrie Lam, in lacrime...