Alias
Hoolboom, le metamorfosi del corpo-cinema
Intervista Il regista sperimentale canadese è stato in Italia in uno dei suoi rari spostamenti da Toronto
Da Visiting Hours di Mike Hoolboom (2017)
Intervista Il regista sperimentale canadese è stato in Italia in uno dei suoi rari spostamenti da Toronto
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 23 novembre 2019
Bruno Di MarinoPALERMO
ll cineasta Mike Hoolboom, già ospite dell’Efebo d’oro a Palermo, ripropone al festival Filmmaker di Milano alcuni suoi lavori che coniugano sperimentazione, autobiografia e documentario. È uno dei cineasti sperimentali canadesi più significativi e a 60 anni ha girato un numero piuttosto elevato di cortometraggi e lungometraggi, oltre un centinaio. Nato nel 1959 a Toronto, Mike Hoolboom si è avvicinato al super 8 negli anni ’80, cominciando a realizzare film basati quasi sempre su materiale di repertorio, elaborandolo con grande originalità e con notevole abilità sul piano del montaggio, fino a rendere il found footage quasi indistinguibile dalle riprese originali....