Alias Domenica
Horsfall, la remunerativa fatica di commentare Virgilio
Un ritratto dello studioso, dopo la scomparsa Classe 1946, Nicholas Horsfall studiò a Cambridge e Oxford, soggiornò in Italia, viveva in Scozia. I suoi commenti all’Eneide sono un distillato di dottrina, erudizione, intuito e common sense. Avverso alle mode critiche, leggeva Virgilio come un lettore colto a lui contemporaneo
Nicholas Horsfall a Strathconon, Scozia, nel giugno 2016, foto Adam Bülow-Jacobsen, courtesy Ailsa Campbell
Un ritratto dello studioso, dopo la scomparsa Classe 1946, Nicholas Horsfall studiò a Cambridge e Oxford, soggiornò in Italia, viveva in Scozia. I suoi commenti all’Eneide sono un distillato di dottrina, erudizione, intuito e common sense. Avverso alle mode critiche, leggeva Virgilio come un lettore colto a lui contemporaneo
Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 10 febbraio 2019
«Distillare è bello. Prima di tutto, perché è un mestiere lento, filosofico e silenzioso, che ti occupa ma ti lascia tempo di pensare ad altro (…). Poi, perché comporta una metamorfosi: da liquido a vapore (invisibile), e da questo nuovamente a liquido; ma in questo doppio cammino (…) si raggiunge la purezza (…). E finalmente, quando ti accingi a distillare, acquisti la consapevolezza di ripetere un rito ormai consacrato dai secoli, quasi un atto religioso, in cui da una materia imperfetta ottieni l’essenza, l’‘usìa’, lo spirito». Questa pagina di Primo Levi (da Potassio, in Il sistema periodico, 1975) è un...