Internazionale
Huawei «salva»: la Ue entra nello scontro tra Usa e Cina
Europa Il Consiglio europeo respinge il pressing statunitense e non blocca l’azienda cinese. Saranno gli Stati a stabilire eventuali barriere. Ma ormai il 5G parla la lingua di Pechino
L’amministratore delegato di Huawei, Yu Chengdong, presenta a Parigi lo smartphone P30 – Afp
Europa Il Consiglio europeo respinge il pressing statunitense e non blocca l’azienda cinese. Saranno gli Stati a stabilire eventuali barriere. Ma ormai il 5G parla la lingua di Pechino
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 28 marzo 2019
Simone PieranniINVIATO A PECHINO
Alla fine l’Ue non ha dato alcuna indicazione contro Huawei. Contrariamente alle richieste degli Usa, il Consiglio europeo, in fatto di telecomunicazioni e 5G, ha chiesto agli Stati di attenersi a standard di sicurezza capaci di evitare il rischio di backdoor (la possibilità per chi gestisce le reti di scaricare dati sensibili) lasciando ai singoli membri il tempo per le necessarie verifiche di sicurezza. Saranno i singoli paesi – nel caso – a stabilire barriere all’ingresso degli operatori. Considerando che la Germania aveva già espresso la propria intenzione di valutare Huawei come qualsiasi altra azienda – analogo comportamento dovrebbe essere...