Visioni
Hugh Masekela, world in un soffio di flicorno
Live Il settantaseienne artista di scena a piazza San Carlo. Al grattacielo Intesa brilla l'ottetto di Steve Lehman, fra suoni di riceca e incalzanti improvvisazioni
Steve Lehman, sotto Hugh Masekela – foto di Francesco Truono, foto piccola Pino Ninfa
Live Il settantaseienne artista di scena a piazza San Carlo. Al grattacielo Intesa brilla l'ottetto di Steve Lehman, fra suoni di riceca e incalzanti improvvisazioni
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 2 giugno 2015
Marcello LorraiTORINO
Un po’ certo anche per risparmiare il fiato di settantaseienne, e prendere tempo prima di imboccare di nuovo lo strumento, ma Hugh Masekela ama molto parlare col pubblico. In novembre, al Blue Note di Milano, in duo con al piano Larry Willis, un amico dai tempi, il ’60, in cui frequentavano assieme la Manhattan School of Music, raccontava dei suoi primi entusiasmanti incontri di giovane jazzman espatriato dal Sudafrica dell’apartheid: Miles, Coltrane, Monk, Mingus, Ellington, la Fitzgerald… i suoi idoli. Lui voleva suonare bop, ma Monk e il suo mentore Harry Belafonte gli raccomandavano di fare qualcosa di più africano....