Hugo Ball, dal Cabaret Voltaire ai Padri della Chiesa
Hugo Ball recita nel 1916 al Cabaret Voltaire di Zurigo
Alias Domenica

Hugo Ball, dal Cabaret Voltaire ai Padri della Chiesa

In prima traduzione da Adelphi, «Cristianesimo bizantino» di Hugo Ball Giovanni Climaco, Dionigi l’Areopagita e Simeone lo Stilita orientarono nell’inquieto dadaista una mistica ricerca della luce
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 3 maggio 2015
Hugo Ball è uno degli eroi del Novecento. Il 5 febbraio del 1916 inaugurò a Zurigo il Cabaret Voltaire, travestito come un grande, elegantissimo cazzo argentato. Il 28 luglio, lesse al pubblico il Manifesto del Dadaismo. In quel periodo compose alcune delle più memorabili insensatezze dell’epoca, come i «sonetti schizofrenici» e altre libere associazioni di parole inesistenti. Ma non era fatto per diventare uno dei tanti papi dell’avanguardia che invecchiano fra anniversari e antologie. Nemmeno il Dadaismo può imbrigliare a lungo uno spirito veramente inquieto e votato, più di ogni altra cosa, alla sua personale e inimitabile recherche de l’absolu....

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