Alias
Hugo Weber, stranezze dell’ippodromo
Intervista Giovane fotografo parigino trapiantato a Milano, Weber ha voluto raccontare il mondo dei cavalli da corsa a La Touques, Deauville. Il risultato è «Lippodrome», presentato a Planches Contact 2020
Da «Lippodrome» di Hugo Weber
Intervista Giovane fotografo parigino trapiantato a Milano, Weber ha voluto raccontare il mondo dei cavalli da corsa a La Touques, Deauville. Il risultato è «Lippodrome», presentato a Planches Contact 2020
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 7 novembre 2020
Nelle fotografie di Hugo Weber (Parigi 1993, vive a Milano dal 2003) non c’è traccia di quella leggerezza con cui Raoul Dufy ha continuato a raccontare, dagli anni ’20 a ridosso degli anni ’50, le corse ippiche nell’ippodromo Deauville La Touques. In questo ippodromo fatto costruire dal Duca di Morny nel 1863-64, che è tra i più belli della Francia anche per la sua posizione vicino alla spiaggia, si continuano a svolgere a competizioni di galoppo, sia d’estate che d’inverno, con purosangue di grandissimo pregio. Invitato a partecipare alla residenza Tremplin Jeunes Talents, nell’ambito dell’XI edizione del festival Planches Contact...