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Humberto Maschio, il grande inapparente del futbol

Humberto Maschio, il grande inapparente del futbol

Il ricordo Se n'è andato quest'estate, dalla sua casa di Avellaneda, in Argentina, il terzo «angelo dalla faccia sporca»: un grande calciatore, il cui nome resterà legato a quelli di Antonio Valentin Angelillo ed Enrique Omar Sivori

Pubblicato 3 mesi faEdizione del 31 agosto 2024
Un classico del gioco del calcio, un signore del football tanto più grande quanto più misurato e inapparente, Humberto Maschio è morto lo scorso martedì 20 agosto nella sua Avellaneda, la città sull’oceano nella parte sudorientale, a qualche chilometro dal centro, dell’area metropolitana di Buenos Aires. Lì era anche nato novantuno anni fa (Humberto Dionisio Maschio Bonassi era il suo nome per esteso) da emigrati italiani, pavesi di Godiasco, esordendo ventenne nel club eponimo di Avellaneda, il Racing albiceleste, la squadra del cuore cui infatti si deve il comunicato ufficiale del decesso. Ma il nome di Maschio è legato per...

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