Economia
I benzinai revocano lo sciopero, la farsa del governo continua
Il caso La protesta finisce in un cortocircuito totale. Il racconto di una grande confusione politica. «Lo facciamo per gli automobilisti, non per l’esecutivo», tutti i pasticci in un decreto «trasparenza» ora in discussione in parlamento
Sciopero dei benzinai – Aleandro Biagianti
Il caso La protesta finisce in un cortocircuito totale. Il racconto di una grande confusione politica. «Lo facciamo per gli automobilisti, non per l’esecutivo», tutti i pasticci in un decreto «trasparenza» ora in discussione in parlamento
Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 26 gennaio 2023
Lo sciopero dei benzinai è finito ieri con un cortocircuito totale. Il governo ha cercato di prendere per sfinimento le due sigle, Fegica e Figisc Confcommercio, che avevano mantenuto la protesta. E ci è riuscito, in un certo modo, alla fine di un estenuante incontro con il ministro delle «imprese e del made in Italy» Adolfo Urso. La Faib confesercenti aveva ceduto già ieri. Ma sono le motivazioni presentate dai benzinai per giustificare la marcia indietro che danno il tono a una commedia che ha conosciuto giravolte e colpi di scena tali da rivalutare le farse più serie. «OGNI TENTATIVO...