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I bersagli mobili dell’ungherese Csaba Nemes

I bersagli mobili dell’ungherese Csaba Nemes"Gramsciategui" di Csaba Nemes

Mostra Un epico esponente della dissidenza artistica nell’era dell’«orbanizzazione» forzata dell'Ungheria

Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 20 febbraio 2016
La fotografia di Istvan Huszti, ripresa in un disegno da Peter Donka, è diventata il punto di partenza obbligato per raccontare lo zeitgeist della dissidenza artistica unghererse nell’era dell’«orbanizzazione» forzata del paese. Uno scatto emblematico che cattura l’artista Csaba Nemes, esponente del gruppo Szabad Muveszek dei «Free Artists», fermato con una cartellina in faccia da un poeta ufficiale durante un evento voluto dal governo nel dicembre 2013.La mostra organizzata al MOCAK di Cracovia, aperta fino al prossimo 27 marzo, resta un’occasione importante per raccontare un artista immune al populismo nazionalista di Fidesz. Nemes non si è mai lasciato sedurre dalle...

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