Italia
I bizzarri curriculum dei nuovi direttori dei Beni culturali
Beni culturali Annunciati ieri dal ministro Dario Franceschini i nuovi direttori dei beni culturali. Molti sono giovani, alcuni «stranieri». Rispettate le «quote rosa». Ma le competenze che hanno non sempre coincidono con la sede di destinazione
Beni culturali Annunciati ieri dal ministro Dario Franceschini i nuovi direttori dei beni culturali. Molti sono giovani, alcuni «stranieri». Rispettate le «quote rosa». Ma le competenze che hanno non sempre coincidono con la sede di destinazione
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 19 agosto 2015
Il 17 agosto Dario Franceschini ha annunciato, tramite il suo account Twitter, il completamento delle procedure per la nomina dei venti direttori dei più grandi musei italiani: «Si volta pagina», ha affermato il ministro. Benché l’aspettativa di colmare «decenni di ritardi» con un concorso di portata internazionale fosse ardua da soddisfare, ieri abbiamo quasi creduto di poterci risvegliare in un paese dove il merito non è una parola vuota buona per tutte le occasioni e deciso a restituire dignità al patrimonio archeologico e artistico, attraverso «l’investitura» delle professionalità più idonee a conservarlo e promuoverlo. Invece, dopo le accese polemiche estive...