Cultura

I cacciatori di conoscenza

I cacciatori di conoscenzaLe Marcheur, opera dell’artista svizzero Francois Junod – foto Reuters

Mondi brevettati La sentenza della Corte suprema indiana contro la multinazionale farmaceutica Novartis mette in evidenza il fatto che la proprietà intellettuale è sempre più lo strumento usato da governi e imprese per governare un mercato in rapida trasformazione. La posta in gioco non è però umanitaria, cioè la possibilità di accesso a farmaci salva-vita, bensì il controllo delle loro vendite nel Sud del pianeta. Ma da NewDelhi emerge anche un affresco a tinte foschi sulla crisi della ricerca scientifica di base, bloccata dalla riduzione globale degli investimenti pubblici e privati

Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 17 aprile 2013
La sentenza di inizio aprile con cui la Corte Suprema di New Dehli ha negato il brevetto su un farmaco anti-cancro della società farmaceutica svizzera Novartis ha riportato a galla il conflitto intorno ai brevetti sulle medicine. Da un lato ci sono i malati dei Paesi poveri, sostenuti da Ong e dai governi, pretendono l’accesso a terapie costose, sviluppate per i mercati del Nord del mondo e a questo scopo protette dai brevetti. Dall’altro, l’interesse economico delle multinazionali farmaceutiche, che grazie al monopolio brevettuale, possono fissare il prezzo dei farmaci al di fuori di ogni concorrenza e rientrare dei costi...

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