Cultura

I «cacciatori di plagi», custodi di un’ortodossia fuori tempo massimo

I «cacciatori di plagi», custodi di un’ortodossia fuori tempo massimo«Evolution» dell’artista statunitense Jon Kessler

Tra arte e politica Segugi letterari molto attivi in Germania. L’ultimo caso, le accuse a Annalena Baerbock, candidata dei Verdi alla Cancelleria di Berlino che avrebbe preso da altri testi parti del suo recente libro «Jetzt» (ora). «Un libro non si scrive mai da soli», la replica della diretta interessata. Del resto copiare è un modo concreto per aggredire la proprietà intellettuale e annullare la distanza tra lettore e autore dissipando l’aura arcaica che circonda quest’ultima figura

Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 20 luglio 2021
Da almeno un decennio gode di una certa fortuna, soprattutto in Germania, la detestabile figura del «cacciatore di plagi». Questi Bounty killer della parola scritta esercitano il loro talento venatorio, intervenendo, non sappiamo se sospinti da un impeto moralizzatore o da meno confessabili sollecitazioni, nell’agone politico. L’ultima vittima di questi segugi letterari, in questo caso il «mediologo» austriaco Stefan Weber, è Annalena Baerbock, la giovane candidata dei Grünen alla Cancelleria di Berlino, accusata di essersi ampiamente impossessata di passaggi tratti da altre opere e documenti nel suo recente libro Jetzt (ora), senza citare le fonti. LA POLEMICA che ne è...

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