Lavoro
I call center in sciopero: “Tutele per i cambi di appalto”
La protesta Telefoni muti, operatori in corteo e notte bianca a Piazza del Popolo. Il settore chiede l'adeguamento alle normative europee: "Basta delocalizzazioni, migliaia di posti a rischio". Il governo: "Ci stiamo lavorando, ma intanto perché non fate un accordo con le imprese?"
/var/www/vhosts/ilmanifesto.co/ems/data/wordpress/wp content/uploads/2014/06/04/05desk1 sotto sinistra sintesi visiva Call Center 5 – Sintesi visiva
La protesta Telefoni muti, operatori in corteo e notte bianca a Piazza del Popolo. Il settore chiede l'adeguamento alle normative europee: "Basta delocalizzazioni, migliaia di posti a rischio". Il governo: "Ci stiamo lavorando, ma intanto perché non fate un accordo con le imprese?"
Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 22 novembre 2014
Sciopero generale e notte bianca per i lavoratori dei call center: l’adesione alla protesta è stata altissima, secondo i sindacati, e tanti servizi di aziende o enti pubblici ieri hanno squillato a lungo o sono rimasti muti. I lavoratori – 80 mila in Italia – chiedono nuove regole sugli appalti: «Si deve recepire la normativa europea, come accade nel resto del continente – spiega Michele Azzola, segretario Slc Cgil – Bisogna garantire il posto e le tutele in caso di cambio commessa». Accenture, E-Care, Almaviva, Gepin, tantissimi i lavoratori al corteo che ha attraversato Roma nel pomeriggio, partendo da Piazza...