Europa

I confini di guerra dell’Europa

I confini di guerra dell’EuropaKobane, miliziane della sinistra kurda – Reuters

Globalizzazione Povertà, miseria, emarginazione prodotte dall’austerity radicalizzano lo scontro tra chi si sente espulso dal mondo «normale» che gli è stato promesso e chi ancora pensa di appartenervi. In questo contesto l’Ue risponde alimentando i sistemi istituzionali di esclusione e i conflitti militari che ormai premono alle frontiere

Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 30 gennaio 2015
Dobbiamo imparare a ridisegnare i confini dell’Europa, prima ancora che sulla carta geografica, nella nostra rappresentazione mentale. Ad aver allargato quei confini non sono solo né soprattutto i motori della globalizzazione: la “libera” (cioè controllata da un numero sempre più ristretto di uomini ricchi e potenti) circolazione di capitali, merci e informazioni, bensì le privazioni e la violenza esercitate direttamente sui corpi vivi delle persone. Ai confini politici (meglio sarebbe dire, amministrativi) dell’Europa ci sono infatti guerre, ormai trasformate in belligeranza endemica senza frontiere che l’Europa contribuisce ad alimentare con la subalternità agli Stati Uniti, che quei conflitti hanno promosso...

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